da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri
La glorificazione di Gesù coincide con la sua vita data per noi. Ed è a partire da questo amore, del tutto immeritato e rispetto al quale siamo sempre in debito, che il cammino laborioso del nostro amore fraterno può ricominciare sempre, oltre ogni fallimento. E ogni volta che l’Ultima cena si ripete, la presenza silenziosa del Signore è in mezzo a noi, affinché nel quotidiano impegno della fraternità non ci sentiamo orfani, ma sostenuti e accompagnati da un amore che è stato riversato per l’umanità fino in fondo e che proprio per questo non ci lascerà più. Neanche nei nostri tradimenti.