apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto
Dopo duemila anni, la reazione a questo annuncio è la stessa. L’incredulità continua ad essere un’insidia, una sfida e una lotta per il cristiano. E così deve essere, perché la combinazione travagliata di fede e dubbio è la riprova che per noi la risurrezione di Gesù non è un dato teorico, acquisito in astratto una volta per tutte, ma un’esperienza viva che ci sorprende e sgomenta continuamente.