E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Oggi purtroppo le relazioni umane sono cambiate, sono diventate virtuali. Conosciamo molte più persone, abbiamo tantissimi “amici”, followers, persone con le quali chattiamo, comunichiamo. Ma quali amici? Quali relazioni? Il nostro migliore amico è diventato lo smartphone. Siamo isole, ognuno chiuso nella propria camera con la testa china sul telefono, non abbiamo più tempo per “stare” insieme. Dovremmo svegliarci da questo torpore, riprendere in mano le nostre vite, riscoprire la gioia dei momenti di condivisione, ristabilire le relazioni, il contatto umano. Ormai da circa due anni addossiamo ogni colpa al covid-19; riflettiamo invece sui nostri comportamenti, cerchiamo in noi stessi la causa del nostro malessere, “alziamo lo sguardo” e troviamo la forza ed il coraggio di “guardare” negli occhi chi ci sta vicino, di affrontare le difficoltà e di superare le paure. Stringiamoci attorno alle nostre famiglie, alle nostre comunità parrocchiali, e riscopriamo i valori autentici della vita reale, della vita cristiana.
Pregate il padrone della messe,
perché mandi operai nella sua messe