Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli
Se pensiamo che la cosa più importante della quaresima sia mettersi la coscienza a posto, faremo presto a raggiungere l’obiettivo, ma avremo sprecato un’occasione. Se viviamo la quaresima come una grande palestra in cui imparare a mettere Dio al primo posto, rinunciando a ciò che più ci tiene legati a noi stessi, troveremo l’equilibrio, non avremo bisogno di “evadere” per stare bene, porteremo Dio ovunque e, come frutto, sperimenteremo la gioia. Se vivremo questi giorni con “desiderio” più che con “senso del dovere”, ogni rinuncia sarà una gioia, sarà la strada per la “vera libertà” e ci darà l’occasione per “farci uno” con chi è nel bisogno.