Signore, sto in silenzio davanti a Te, ma faccio fatica ad allontanare i problemi, le preoccupazioni, i tanti “perché” che assillano il mio cuore. Tu li conosci tutti. Vieni, Gesù, scendi nelle mie regioni tenebrose, illumina le mie zone oscure e fa emergere ogni scintilla di luce, che, come creatura di Dio, mi porto dentro.
Dov’è Dio? Perché non interviene? Perché permette tutto questo?” il silenzio di Dio attanaglia i cuore. Nel grido di Gesù sulla croce «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» c’è il grido di ogni uomo che soffre: del migrante, del drogato, del barbone, del disoccupato, del malato, dell’incompreso, il grido di dolore dell’intera umanità! Il senso di orfanezza, di abbandono, il silenzio di Dio è angosciante. Muto è lo strazio di Maria con quel Figlio sfigurato e inerte tra le braccia. Muto, ma non disperato! Guardiamo a Lei in ogni nostro Sabato Santo: soffriva, non capiva, ma aveva fiducia in Dio!
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