NE EBBE COMPASSIONE, TESE LA MANO, LO TOCCÒ
Il lebbroso era al tempo di Gesù il culmine dell’emarginazione. La lebbra faceva paura, era intesa come castigo e maledizione, toglieva ogni possibilità di rapporto civile e religioso. Toccare un lebbroso significava “diventare lebbroso”, cioè incorrere in tutte quelle norme che riguardavano chi la malattia l’aveva davvero. Gesù per guarire il lebbroso, lo tocca, cioè si rende impuro, si contagia: ecco che cosa significa: “Dio in Gesù ci dà la mano”. La mano di Gesù non è la mano benedicente, asettica, lontana, è la mano di chi si è fatto peccato per noi; l’Agnello di Dio toglie il peccato del mondo perché se lo carica Lui sulle spalle. Dare la mano, dunque, significa questo: servire, compromettersi, aiutare.