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Il nuovo Messale

A partire da domenica 29 novembre 2020 entra in vigore la nuova versione del Messale romano.

Si tratta della 3° edizione del libro liturgico di Papa Paolo VI con la revisione di Papa Francesco. Approvata lo scorso agosto, sarà di fatto obbligatoria a partire da Pasqua 2021, sebbene le diocesi potevano iniziare a utilizzare il nuovo testo fin da subito.

Nella nostra diocesi il nuovo testo sarà introdotto da domani 29 novembre, prima domenica di Avvento e l’inizio del nuovo anno liturgico.

Ecco il Messale in formato pdf

Sebbene la maggior parte delle variazioni riguardi le formule proprie del sacerdote, è necessario comunque fare l’orecchio alle modifiche. Vediamo nello specifico cosa cambierà.

Cosa cambia nel nuovo Messale romano?

Riti di introduzione

Già nei riti di introduzione dovremmo abituarci a un verbo al plurale: «siano».

Non sentiremo più: «La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi», ma «La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi».

È stato rivisto anche l’atto penitenziale con un’aggiunta “inclusiva”: accanto al vocabolo «fratelli» ci sarà «sorelle». Ecco che diremo: «Confesso a Dio
onnipotente e a voi, fratelli e sorelle…
». Poi: «E supplico la beata sempre
Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle…
».

Inoltre il nuovo Messale privilegerà le invocazioni in greco «Kýrie, eléison» e «Christe, eléison» sull’italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà».

Si arriva al Gloria che avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, amati dal Signore». Una revisione che sostituisce gli «uomini di buona volontà» e che vuole essere più fedele all’originale greco del Vangelo.

Liturgia eucaristica

La liturgia eucaristica vede fin dall’inizio alcuni ritocchi.

Offertorio

Dopo l’orazione sulle offerte, il sacerdote, mentre si lava le mani, non sussurrerà più sottovoce «Lavami, Signore, da ogni colpa, purificami da ogni peccato», ma «Lavami, o Signore, dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro».

Poi inviterà a pregare dicendo (anche in questo caso con piccole revisioni):
«Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata dallo Spirito Santo nel nome di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente».

Dopo il Santo, il sacerdote dirà allargando le braccia: «Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità». E proseguirà: «Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito». Tutto ciò sostituisce la precedente formulazione: «Padre veramente santo, fonte di ogni santità, santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito».

Consacrazione

L’inizio del racconto sull’istituzione dell’Eucaristia si trasforma da «Offrendosi liberamente alla sua passione» a «Consegnandosi
volontariamente alla passione
».

E nell’intercessione per la Chiesa l’ unione con «tutto l’ordine sacerdotale»
diventa con «i presbiteri e i diaconi».

Varia anche la Preghiera eucaristica della Riconciliazione. Dove si
leggeva «Prese il calice del vino e di nuovo rese grazie», ora troviamo
«Prese il calice colmo del frutto della vite».

Comunione

I riti di Comunione si aprono con il Padre Nostro.

Nella preghiera insegnata da Cristo è previsto l’inserimento di un «anche»
(«Come anche noi li rimettiamo»), il cambiamento caro a papa
Francesco. Non ci sarà più «E non ci indurre in tentazione», ma «Non
abbandonarci alla tentazione
».

Il rito della pace conterrà la nuova enunciazione «Scambiatevi il dono
della pace
» che subentra a «Scambiatevi un segno di pace».

E, quando il sacerdote mostrerà il pane e il vino consacrati, dirà: «Ecco
l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli
invitati alla cena dell’Agnello
».

Le preghiere che cambiano

L’Atto penitenziale, il Gloria e il Padre nostro subiscono alcune variazioni. Vediamo quali.

ATTO PENITENZIALE

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle,
che ho molto peccato in pensieri, parole,
opere e omissioni, per mia colpa, mia
colpa, mia grandissima colpa. E supplico la
beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi
e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il
Signore Dio nostro.

GLORIA

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra
agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo,
ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria
immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre
onnipotente. Signore, Figlio unigenito,
Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio
del Padre, tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del
mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi
alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché
tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo
l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre. Amen.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi
il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i
nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male

 

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