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Il mandorlo fiorito – Spunti per riflettere

VIENE AD OGNI ISTANTE

Beati coloro che «seguono» il Signore e conoscono il luogo verso cui stanno andando. Beati coloro il cui passo ha fretta e vedono il cammino che conduce al Regno! Ma beati anche quelli che «attendono», quelli che chiamano il Signore, che implorano che venga, quelli che non cessano di invocare: «Vieni! vieni! vieni ancora per guarire, perdonare, consolare, salvare!». Beati coloro il cui sguardo segue tutti gli sguardi del Signore sul mondo e nello stesso tempo non si può staccare dal volto del suo Signore! In coloro che lo seguono e lo attendono inizia già la sua seconda venuta. È già l’irruzione del Re nelle anime e nell’universo. Ci è forse più facile cogliere la grazia della «sequela» che la grazia dell’«attesa». L’attesa del Signore non è statica. Non è stare in riposo. Ogni vera attesa del Signore implica una trasformazione. Essa in realtà è uno sradicamento. Ci strappa dal nostro terreno, dal nostro contesto. Ci priva delle radici. Ci isola. Non vediamo più come gli altri, perché il nostro sguardo si volge più lontano. Essi non sanno, non attendono. Ma se capita che gli altri attendano con noi, attendano Colui che noi attendiamo, allora l’attesa stessa crea tra i cuori la comunione più intima. Le cose che ci attorniano, diverse da quelle che attendiamo, perdono ogni valore; l’istante stesso che stiamo vivendo ci è sottratto. In realtà ciò che noi aspettiamo non è la presenza dell’istante. Ciò che ci interessa non è quello che l’istante è. Ciò che attendiamo, che sopra ogni cosa ci sta a cuore, è Colui che ci viene incontro nell’istante presente, è la venuta del Signore e la comunione con lui in questo istante.
Solo chi attende il Signore è capace di apprezzare l’istante presente, di conoscerne il significato e la ricchezza. Sa infatti collocare questo istante nella sua esatta prospettiva. Sa scorgerne il legame con la venuta del Signore. L’attesa gli apre gli occhi e gli fa vedere gli uomini così come sono nella loro realtà profonda.
Chi attende Gesù ad ogni istante si dilata e si illumina. Si dilata perché lo vediamo tendere verso la sua pienezza; si illumina perché la presenza di Gesù proietta già su di esso la luce di una venuta ancora più perfetta. Gesù verrà ancora, verrà sempre fino al momento della sua venuta nella gloria. Gesù è venuto. Viene a noi in ogni istante. Ogni nostro istante non ha nessun altro valore se non in questa venuta e questa presenza di Gesù che esso ci porta.
Signore, apri la mia anima alle tue due chiamate. Fammi vivere in questa tensione ardente. Dammi la forza di mettere i miei passi nei passi di Colui che è venuto. Concedimi l’attesa e la visione già da ora di Colui che viene.
Un Monaco della Chiesa d’oriente, Le Vísage de Lumière, Chevetogne 1966

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