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Attività parrocchiali

Pellegrinaggio alla Consolata

Il 20 giugno è la solennità di S. Maria Consolatrice, patrona della Diocesi di Torino.
A questo link, trovate le iniziative promosse dalla Diocesi.
Alla nostra unità pastorale è riservata la giornata di GIOVEDì 15 GIUGNO: al Santuario della Consolata, alle 17,30 il Rosario e alle 18 la Messa.

Chi volesse partecipare al pellegrinaggio può contattare la parrocchia, così da organizzarsi per andare a Torino in gruppo.


 

La Chiesa di Santa Maria della Consolazione, chiamata anche Santuario della Consolata, è è uno dei più antichi luoghi di culto della città: costruita intorno al 350 dal vescovo San Massimo di Torino sui resti di una delle torri  delle antiche mura di Augusta Taurinorum, al posto di un tempio pagano, originariamente dedicata a Sant’Andrea, la chiesa custodiva un’icona della Madonna, donata a Massimo dal vescovo Eusebio di Vercelli, collocata nella cappella che oggi costituisce la parte inferiore del Santuario. 

Intorno all’anno 1000,per un voto alla Beata Vergine, il re Arduino fece restaurare la chiesa di Sant’Andrea e il quadro della Vergine esposto  alla venerazione dei fedeli ma nel 1080, devastata Torino dai Saraceni, la chiesa andò in rovina e il quadro della Madonna rimase sotto le macerie. 

Un giorno del 1104, la vita di Jean Ravais, cieco di Briançon, fu sconvolta da un’intima illuminazione durante la quale egli si sentì chiamato verso Torino, per ritrovare là un’ immagine di Maria nascosta tra le rovine di un’antica cappella. Là lo voleva Maria, con la promessa del recupero della vista, premio e prova di Fede. Jean Ravais credette, ma non vi credettero gli altri. Il cieco non si arrese, partì fra le disapprovazioni pietose e giunto a Torino, chiedeva dove fosse la cappella della Vergine: il poco che era rimasto in piedi era la torre campanaria e là il cieco fu condotto. La gente, presa dalla curiosità, si radunò intorno a questo cieco che stava alla torre di S. Andrea piangendo e pregando. Il Vescovo Mainardo, dopo tre giorni di preghiere pubbliche , fece iniziare lo scavo. Tra la meraviglia di tutti, tornò alla luce l’antica cappella di Arduino e poi il quadro di Maria Santissima, né deteriorata, né guasta. Il prodigio si era avverato, e la vista era tornata al cieco. Era il 20 giugno 1104, che da allora fu il giorno della festa della Consolata.

 Il quadro della Consolata entrò a far parte della storia di un popolo. La cappella diventò un Santuario e nel 1706, al termine dell’Assedio di Torino, la Consolata per voto cittadino venne proclamata Patrona del capoluogo piemontese.

Nel XIX secolo, smontando la cornice dell’icona, si scoprì che il quadro della Madonna non era quello originale ma una riproduzione di Antoniazzo Romano, commissionata dal cardinale Della Rovere. Anche se non si tratta del quadro originale trovato nell’antica chiesa di Sant’Andrea, l’icona è stata e continua ad essere oggetto di culto e venerazione.

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